Il ciclo lavorativo degli insegnanti della scuola primaria

Il ciclo lavorativo insegnanti dalla scuola primaria fino all’Università non è mai facile. Una successione di diverse normative, spesso contrastanti tra loro, ha causato un aumento degli insegnanti disponibili, a fronte di pochi posti messi a concorso, oppure a una totale chiusura dei concorsi. Qual è il ciclo lavorativo insegnanti e come si fa a diventare un docente nella scuola primaria?
Ciclo lavorativo insegnanti: le fasi nella scuola primaria
Il ciclo lavorativo insegnanti parte dai requisiti necessari all’insegnamento. Inizialmente, bastava un diploma magistrale o di Liceo Socio Psicopedagogico per ottenere una prima abilitazione all’insegnamento.
Questa prassi è stata valida fino alle persone che hanno ottenuto questo diploma entro il 2002. Oggi, invece, per lavorare nella scuola primaria è necessario ottenere una laurea in Scienze della Formazione Primaria (classe di laurea LM-85 bis). Si tratta di una laurea magistrale o specialistica, quindi si dovrà fare un percorso di laurea completo solo per avere accesso a eventuali graduatorie.
Un’altra distinzione è tra chi ha deciso di diventare insegnante prima del 2018 e chi dopo il 2018. Infatti, chi si è laureato e ha deciso di intraprendere questa professione entro il 2018 ha dovuto sostenere i costi dei tirocini formativi attivi (noti anche come TFA). Questi percorsi prevedevano il pagamento di una retta da parte dell’aspirante insegnante, esami di pedagogia e ulteriori tirocini.
Una volta ottenuto il TFA, si poteva rientrare nelle liste di disponibilità per supplenze in attesa di poter avere il primo concorso di abilitazione e il secondo concorso per la messa in ruolo. Oggi, le cose sono completamente cambiate: dopo la laurea l’aspirante docente deve ottenere 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
A questo punto, si ci può preparare al concorso pubblico e solo una volta superato si potrà frequentare il FIT, che è un percorso di formazione che prevede il tirocinio e l’inserimento in ruolo.
Per gli insegnanti della scuola primaria, la situazione è un po’ diversa, perché per ottenere i 24 crediti necessari si dovrà fare un tirocinio di 600 ore. Questo si potrà fare nelle università sotto la supervisione di un docente universitario (= tirocinio indiretto), oppure direttamente presso istituti convenzionati con le università (= tirocinio diretto).
Anche in questo caso si verrà affiancati da un docente. Solo successivamente si potranno fare delle supplenze. Per poterle ottenere, si deve essere registrati alle graduatorie di prima, seconda o terza fascia. In questo modo, quando una scuola avrà bisogno di un supplente, potrà ricercare il nominativo di quella persona e contattarla.
Se non si ha l’abilitazione, si può comunque fare domanda di messa a disposizione nelle scuole private. In questo caso, accanto alla domanda di messa a disposizione, si dovrà dare al dirigente scolastico:
- il certificato di iscrizione al collocamento;
- il documento di riconoscimento attestante la cittadinanza italiana;
- il casellario giudiziario che deve risultare vuoto;
- il curriculum vitae completo con riferimento al possesso dei requisiti per poter insegnare tranne l’abilitazione e la disponibilità a stipulare un contratto per insegnare.
Il tutto dovrebbe essere inviato o tramite PEC o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Gli aspiranti insegnanti che seguono la strada degli istituti privati potranno comunque fare il concorso per ottenere l’abilitazione e in quel gli anni di professione nel Istituto privato avranno il loro valore in termini di punteggio.
Dopo l’ammissione in ruolo
Una volta ammessi in ruolo, gli aspiranti insegnanti dovranno ritornare al Provveditorato agli Studi, per cambiare la loro posizione in graduatoria in base alla fascia di appartenenza. A quel punto, per completare il ciclo lavorativo insegnanti, si dovrà aspettare la chiamata della scuola che avrà bisogno di un nuovo insegnante e ottenere da parte del dirigente scolastico un contratto a tempo indeterminato.
Gli avanzamenti di carriera fino al dirigente scolastico si possono ottenere solo attraverso concorso pubblico, quindi è importante registrati sul sito del Miur per non perdere eventuali concorsi.