Docenti e quota 100: conviene la pensione anticipata?
Facciamoci delle domande se ai docenti convenga di più aderire a quota 100 oppure no. Andremo ad esaminare le domande più frequenti che vengono poste su questo argomento che suscita molte perplessità per fare un po’ luce sull’argomento.
Da quando si potrà fare domanda di pensionamento con Quota 100? La sperimentazione ha valenza per il triennio 2019 – 2021. Chi ha già maturato i requisiti minimi di 62 anni con 38 anni di contributi potrà fare domanda appena la norma sarà in vigore e resa operativa anche per chi li maturerà dal 1° gennaio in poi. Per i primi la decorrenza scatterà da aprile. Per i secondi invece tre mesi dopo la maturazione dei requisiti.
Verrà prorogata per un altro anno Opzione Donna? Si. La bozza del decreto avrà una proroga per tutto il 2019 per dare modo a coloro che hanno il pensionamento anticipato con 35 anni di contributi a coloro che sono nate nel 1959. L’assegno pensionistico verrà ricalcolato con il metodo contributivo.
Chi va in pensione con Quota 100 avrà una penalizzazione? Avrà per forza di cose una pensione più bassa, questo perché lasciando il lavoro in anticipo avrà meno contributi e, andando con un’età più bassa avrà anche un coefficiente di trasformazione del montante contributivo in pensione più basso.
Quanto sarà più bassa questo tipo di pensione anticipata? Per avere un’idea di quanto sarà più bassa questa pensione dovremo introdurre i nostri dati nel simulatore fornito dall’INPS: “ la mia pensione futura”. Questa operazione è consigliata di venir effettuata prima di fare domanda di pensionamento. Molto presto i calcolatori simulativi dell’INPS saranno aggiornati ai requisiti nuovi di quota 100 e comunque subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto.
Si è parlato anche di pace contributiva che sembra andrà a braccetto con quota 100. Come funziona? Si tratta di una doppia agevolazione fiscale e che consentirà a tutti i lavoratori di colmare i vuoti nel percorso contributivo ma solo dal primo gennaio 1996, fino a 5 anni facendo leva su un meccanismo che preveda una rateazione con un massimo di 60 versamenti mensili con importo non inferiore ai 30 euro senza interessi né sanzioni.
Come cambia la pensione di vecchiaia? I requisiti che consentono l’accesso alla pensione di vecchiaia continueranno ad essere adeguati agli incrementi legati alla speranza di vita. Dunque nel biennio 2019/2020 saranno necessari 67 anni di età. La bozza del decreto legge prevede ulteriori modalità di pensionamento anticipato e questo tralasciano la prestazione di vecchiaia. Il conseguimento della pensione di vecchiaia opera a condizione che sia cessata l’attività lavorativa dipendente e la rendita decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del perfezionamento dei requisiti.
Quota 100 sarà adeguata alla speranza di vita nei prossimi anni? Al momento la misura è ancora sperimentale. Come detto prima per il pensionamento di vecchiaia il requisito resterà a 67 anni mentre sono stati cancellati gli adeguamenti di cinque mesi previsti per l’allineamento automatico. Quest’ anno si potrà andare in pensione con 42 anni e 10 messi (41 e 10 mesi per le donne).