Don Milani

L’oggetto della nostra guida di oggi è un argomento molto importante per chi decide di intraprendere la professione di fisioterapista. Ovviamente, a fronte di studi dedicati, infatti, un professionista in fisioterapia può svolgere un servizio per la comunità molto importante, in modi diversi. C’è chi opera a domicilio, ad esempio, chi ha uno studio privato in cui ospitare i pazienti e ricevere un corrispettivo relativo alle varie sessioni di terapia e chi, invece, presta le proprie competenze ad un ospedale o struttura pubblica in generale.

A prescindere dalle metodiche e dalle dinamiche con le quali opera un professionista in fisioterapia, egli si occupa di aiutare le persone nel recupero delle condizioni fisiche ottimali in termini di mobilità, a seguito di una malattia, di un incidente o di un’operazione che ha compromesso il movimento di determinate articolazioni. Un fisioterapista si serve di tecniche specifiche di riabilitazione per operare sulle condizioni dei pazienti e migliorarle col tempo e la costanza.

In linea generale, il professionista costituisce dei piani per il paziente all’interno dei quali sono presenti pratiche di manipolazione manuale, terapia fisica ed esercizi. Tutto questo richiede, soprattutto in fase terapeutica e, quindi, durante le sessioni durante le quali il paziente riceve assistenza diretta dal fisioterapista, l’allestimento di uno studio all’interno del quale siano presenti tutti gli strumenti necessari per poter offrire la migliore prestazione al paziente. In questo approfondimento andremo a scoprire proprio quali sono, a cosa servono e perché alcuni tool sono più importanti di altri.

Tavoli e sedie da trattamento

Come avrete avuto modo di evincere dai paragrafi precedenti, ogni situazione è a sé stante e, per questo motivo, il fisioterapista costruisce dei piani personalizzati in funzione delle necessità del paziente. Alcuni di questi, quindi, necessitano di terapie in cui vengono coinvolti in prima persona, anche attraverso l’utilizzo di complementi d’arredo molto specifici. Ne sono un esempio lampante i tavoli e le sedie da trattamento, dove il professionista segue step by step l’assistito nello svolgimento di esercizi di riabilitazione.

Lettino per massaggi

Un’altra componente fondamentale per lo studio di un fisioterapista è il lettino massaggio. Stiamo parlando, del resto, di un elemento che serve al professionista per esercitare una delle tecniche più diffuse all’interno del suo ambiente. Se è vero, infatti, che è il paziente a compiere molto lavoro durante il processo di riabilitazione, va anche detto che diverse pratiche, soprattutto in relazione al tipo di problema riscontrato dall’assistito, richiedono l’intervento diretto del fisioterapista, con massaggi speciali utili a manipolare la zona di interesse e lenire il dolore.

Strumenti per la riabilitazione

Come già precedentemente accennato, l’operato del fisioterapista è molto interattivo. Ciò vuol dire che il paziente ha un ruolo molto importante nella sua stessa riabilitazione. Per poterlo indirizzare nella cura della sua problematica, quindi, il professionista si serve di tutta una serie di strumenti, grandi o piccoli che siano, che lo aiutano nello svolgimento degli esercizi. Ci stiamo riferendo a pesi ed elastici, ovviamente di dimensioni e con caratteristiche contenute, ma anche sbarre parallele e interi tapis roulant.

Apparecchi da terapia fisica

In chiusura, citiamo tutti quegli strumenti che solo il fisioterapista può adoperare, poiché parte della terapia all’interno della quale è lui stesso a manipolare le zone di interesse in modo tale da indirizzarle verso la riabilitazione. Stiamo parlando di strumenti utili alla terapia fisica, tra i quali è possibile annoverare ultrasuoni e laser. Come detto, questi strumenti vengono adoperati in maniera esclusiva dal professionista, per agire su zone specifiche dove si concentrano le problematiche in modi diversi, in funzione delle necessità del paziente.