Cartomanzia: cosa aspettarsi davvero quando la si sceglie e come proteggersi dalle truffe

I servizi di cartomanzia sono sempre più richiesti in Italia. Circa 12 milioni di persone li scelgono e, in molti casi, procedono con aspettative errate in merito a ciò che troveranno e senza la consapevolezza di quelle regole fondamentali per evitare le truffe.
In questo articolo, abbiamo scelto di fare chiarezza su un argomento oggi più che mai al centro dell’attenzione mediatica (viviamo in un periodo in cui, per diversi motivi, le persone sono particolarmente propense a dare spazio alla ricerca spirituale).
Cosa aspettarsi quando si ricorre al consulto di un cartomante?
Quando ci si approccia alla cartomanzia e si richiede per la prima volta un consulto, è necessario essere consapevoli del fatto che non si riceveranno né consigli, né spunti per potenziare le proprie risorse come accade nello studio di uno psicoterapeuta.
Il cartomante, facendo riferimento alla ricchissima simbologia del mazzo – il più famoso in assoluto è quello degli arcani maggiori – a fronte di domande specifiche mette in primo piano suggestioni sia sul presente, sia sul futuro, che possono fare riferimento sia al clima in un determinato luogo, sia al mindset della persona che ha richiesto il consulto, senza fornire alcun consiglio.
Intuizioni: ecco la parola esatta per definire quello che il cartomante mette in primo piano durante un consulto.
Come già accennato, è essenziale che la domanda sia il più precisa possibile e che arrivi da una persona che si rapporta alla situazione con una mentalità il più aperta possibile.
Ricordiamo che si parla di ricerca spirituale e interiore e che solo grazie alla fiducia e alla scelta di fermare pensieri e giudizi è possibile uscire con in mano dei risultati.
Mentalità aperta vuol dire anche non temere quelle che sono le carte associate a immagini negative. Molte volte, infatti, la loro spiegazione chiama in causa la necessità di impegnarsi per un cambiamento o di raccogliere tutte le proprie risorse per affrontare un imprevisto.
Come evitare le truffe?
Le truffe nella cartomanzia sono purtroppo all’ordine del giorno. Per fortuna, esistono anche diversi consigli, semplici e alla portata di tutti, che consentono di tutelare i propri risparmi.
Guarda il footer del sito
Qui, perché l’attività sia legale, deve essere presente una Partita IVA attiva, garanzia del fatto che, dietro al portale di cartomanzia online o al telefono, c’è una società strutturata, che deve rispondere a determinate regole.
Possibilità di usufruire di una prova gratuita
Si tratta di un aspetto cruciale sia perché l’empatia è importante quando si parla di rapporto con il cartomante sia perché permette di evitare di spendere soldi per professionisti che operano in maniera non etica.
Un segnale per individuarli riguarda il frequente utilizzo di espressioni generiche che fanno riferimento a qualità positive come la resilienza e la determinazione. Il trucco consiste nell’essere abilmente vaghi e nel dare modo al cliente di dare a quanto detto il significato che ritiene opportuno. Facendo attenzione a queste sottigliezze è possibile evitare sul nascere di farsi truffare.
Chiarezza nelle tariffe
Altro criterio imprescindibile per andare sul sicuro quando si parla di cartomanzia è la chiarezza nelle tariffe, che devono essere evidenti anche nei loro cambiamenti ed essere caratterizzate da tutti i riferimenti all’eventuale presenza di scatto alla risposta (se cerchi un portale che non lascia nulla al caso da questo punto di vista, puoi trovare un servizio di cartomanzia professionale qui).
Metodi di pagamento legali e tracciabili
I metodi di pagamento disponibili devono essere legali – bonifico, principali carte di credito, portafogli elettronici di fama internazionale e di comprovata sicurezza etc. – e in grado di garantire la massima tracciabilità delle transazioni.
Essenziale è che alla base ci sia sempre una gestione oculata delle spese, che vuol dire non mettere in campo più di quello che si guadagna (idealmente, si consiglia di tenere da parte il 20% delle entrate nette mensili per spese legate a hobby e tempo libero).